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Come impagliare una sedia
Ad oggi l’attività di impagliare le sedie non è più molto diffusa, ma esistono negozi specializzati in questa antica pratica che restaurano mobili antichi. Ma come si fa ad impagliare una sedia? Vediamo nel dettaglio quali sono i materiali e le tecniche principali.
Materiali per impagliare
Solitamente viene impiegata la paglia ottenuta dalla segale, un cereale coltivato prevalentemente in inverno. Questo perché risulta molto resistente e adatta ad essere intrecciata senza rompersi.
Allo stesso scopo, vengono utilizzati anche cordoncini formati da più fibre vegetali intrecciate tra loro o il cordoncino in carta: nonostante il nome non lo faccia supporre, anche quest’ultimo è molto resistente. Si utilizza un filato di carta biodegradabile, adatto sia all’impagliatura manuale che a quella industriale, che è immune all’umidità e alle abrasioni del tempo.
I vari tipi di intreccio
Tutti noi abbiamo visto delle sedie impagliate e la prima cosa che salta all’occhio è che possono avere “disegni” di intreccio diversi.
La più classica è l’impagliatura a spicchi che consta in un disegno in cui sono presenti quattro settori che vanno a convergere al centro della sedia, proprio come gli spicchi di una torta. Poi c’è l’impagliatura a scacchi che è più complessa ma dona risultati più resistenti; la figura che vedrete alla fine del lavoro ricorderà effettivamente una scacchiera. Infine, per chi vuole risultati più eleganti, esiste anche l’impagliatura con paglia di Vienna. Il procedimento è delicato e viene utilizzato soprattutto per sedute dalla forma rotonda: sembra quasi un ricamo ed è più facile a rompersi.
Il lavoro manuale
Si comincia creando una sorta di impalcatura su cui iniziare l’intreccio vero e proprio: si stringe con la mano sinistra un fascio di fili (bagnati) e si passa sui quattro lati per formare una cornice. Dopodiché si fanno dei giri di filo a seguire il disegno desiderato, convergendo verso il centro nel caso di impagliatura a spicchi; dopo qualche giro sarà necessario rinforzare i tratti di corda, stringendoli fra loro con una spatola. Il risultato deve essere omogeneo ed elastico allo stesso tempo, per garantire una seduta comoda e resistente nel tempo.
Conclusioni
L’arte di impagliare sedie si trasmette spesso di generazione in generazione e in questo mondo attuale di prodotti industriali e materiali sintetici è davvero un’arte che sta scomparendo ma da non perdere. E non solo perché può essere necessario restaurare le amate sedie dei nostri nonni, ma anche per ritrovare il gusto dell’antico ma robusto in una cosa semplice e utile come una sedia da pranzo o da cucina. Sedie.org vuole ricordare l’arte Italiana di impagliare affinché questo mestiere non venga perso.